Lo scorso anno il Giappone ha provveduto a regolamentare l’home sharing con una legge. Il nuovo testo supera le norme in vigore sin dal 1947 in tema di alberghiero e ospitalità che, sul tema, risultavano restrittive e poco chiare. Abbiamo lavorato intensamente con diversi partner, in Giappone, per assicurarci che gli host potessero contare su un quadro legislativo chiaro nel condividere le loro case con i viaggiatori su Airbnb.
In base alla nuova legge gli host sono tenuti a registrare entro il 15 giugno i loro annunci e indicare sulla pagina il numero di licenza ottenuto per poter rimanere attivi sulla nostra piattaforma. Gli host si sono applicati diligentemente per richiedere le autorizzazioni necessarie, e noi continuiamo a fornire loro supporto lungo l’iter. Migliaia di host hanno aggiornato il loro annuncio e continuano ad accogliere visitatori, e numerosi altri sono in procinto di concludere le pratiche necessarie.
Purtroppo il governo giapponese ha pubblicato il primo giugno, senza preavviso, una nota spiegando che gli host sprovvisti di licenza dovranno cancellare le prenotazioni antecedenti al 15 giugno anche nel caso in cui abbiano iniziato il processo autorizzativo oppure siano in attesa di ricevere la loro licenza.
Questo annuncio ci ha colti di sorpresa. E’ contrario alle linee guida che abbiamo ricevuto dall’Agenzia giapponese per il turismo (JTA) e mette a rischio l’esperienza di viaggio di migliaia di viaggiatori in procinto di raggiungere il Giappone. Non appena appreso di questo cambio di rotta abbiamo contattato i vertici del JTA nel tentativo di lavorare insieme per assicurare che i nostri ospiti non si trovassero in difficoltà. Con disappunto, nonostante numerose discussioni, non ultimo un meeting avvenuto oggi, il JTA non si è reso disponibile a tornare alle indicazioni originali o a trovare un compromesso ragionevole per assicurare la continuità dei viaggi già programmati. Ha insistito sul nostro obbligo a provvedere alle cancellazioni delle prenotazioni per annunci ancora sprovvisti di licenza, senza riguardo per gli host pronti a condividere i propri spazi o ai visitatori pronti a raggiungere il Giappone.
Vogliamo dare ai nostri host il tempo più congruo possibile per ottenere il numero di licenza e onorare le prenotazioni ricevute. Tuttavia, vista la posizione di JTA, dobbiamo anche assicurarci che i nostri ospiti con prenotazioni presso annunci ancora sprovvisti di licenza abbiano tempo sufficiente per trovare una nuova sistemazione.
Per questo tutte le prenotazioni per gli ospiti in arrivo in Giappone fra il 15 e il 19 giugno presso un annuncio attualmente ancora sprovvisto di licenza sono state cancellate. In futuro, a meno che il governo non riveda le proprie posizioni, cancelleremo automaticamente con rimborso integrale, entro 10 giorni dalla data di arrivo, qualsiasi prenotazione fatta presso annunci in Giappone ancora sprovvisti di licenza.
Tutto questo è comprensibilmente frustrante, specie in considerazione del fatto che numerosi host sono in procinto di ricevere la loro licenza, ed è particolarmente grave per i visitatori sono prossimi alla partenza per il Giappone nelle prossime settimane e nei prossimi mesi.
Continueremo ad adoperarci per aiutare gli host a ottenere la registrazione, aiutandoli a contattare esperti legali e fornendo sostegno economico a coloro che potrebbero incorrere in spese ulteriori nel corso del processo di registrazione.
Siamo enormemente dispiaciuti per quanto accaduto.
Il Giappone è un Paese stupendo da visitare e vogliamo aiutare i nostri ospiti a gestire questo problema improvviso. Per supportare la nostra community stiamo implementando un piano, il Japan Travel Response Plan. Nei prossimi giorni invieremo agli ospiti email con maggiori dettagli. Il piano include:
1. Un fondo da 10 milioni di dollari per aiutare i viaggiatori. Abbiamo creato un fondo da 10 milioni di dollari per coprire le ulteriori spese di quei viaggiatori che hanno programmato di andare in Giappone e hanno visto i loro piani stravolti a causa di una cancellazione. Alcuni ospiti dovranno spendere, non per colpa loro, denaro extra per assicurarsi nuove sistemazioni e potrebbero sostenere altre spese aggiuntive, come quelle per il cambio del volo. Per supportare e proteggere la nostra community abbiamo creato questo fondo che vuole coprire spese aggiuntive inaspettate e inevitabili causate da questi sviluppi improvvisi. Ulteriori informazioni sul fondo e su come richiedere il rimborso sono riportate di seguito.
2. Rimborsi completi e buoni per i viaggiatori. Se un ospite riceverà una cancellazione per una prenotazione dal 15 giugno in poi a causa della mancata presenza di un numero di licenza su un listing, forniremo un rimborso completo e un coupon del valore minimo del 100% del valore di prenotazione da utilizzare in un futuro viaggio con Airbnb. Inoltre, questi ospiti riceveranno un coupon da 100 dollari per un’Esperienza Airbnb. Rimborsi e coupon saranno resi disponibili entro 10 giorni.oupons will be processed within 10 days.
3. Aiuto nel trovare una nuova sistemazione. Se un ospite non riesce a trovare su Airbnb un alloggio in grado di soddisfare le proprie esigenze potrà rivolgersi a JTB – una rinomata agenzia di viaggi in giapponese, con accesso a numerose opzioni in termini di alloggi in tutto il Paese – per ricevere assistenza nel trovare una nuova sistemazione. Per assistenza e altre informazioni, gli ospiti possono visitare JAPANiCAN.
4. Supporto 24 ore su 24. Il nostro team è qui per aiutarvi, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7. Gli ospiti che necessitano di assistenza possono contattarci alla seguente mail: japanguestsupport@airbnb.com.
Noi crediamo che le nuove regole costituiranno un cambiamento positivo per Airbnb e la nostra community giapponese, anche se questo può, attualmente, rappresentare un momento difficile per i nostri host e per i nostri ospiti. In questi anni, l’assenza di regole certe per l’home sharing ha reso molte persone che usavano Airbnb in qualità di ospiti riluttanti a compiere il passo successivo e a diventare host. L’attuale legge in Giappone risolve questo problema, e questo è uno dei tanti motivi per cui sosteniamo questa nuova normativa. Indubbiamente, ci sarà una periodo di transizione ma alla fine regole e regolamenti chiari per l’home sharing renderanno la nostra comunità in Giappone più grande e forte che mai.
Di nuovo, ci scusiamo profondamente per questa situazione e per il notevole disagio che è sorto per la nostra community. Continueremo a lavorare per trovare soluzioni in grado di applicarsi a tutti coloro che sono stati coinvolti.