A Venezia l’Università collabora con Airbnb per l’alloggio degli studenti
A Venezia l’Università sperimenta la destinazione agli studenti di una parte degli alloggi non occupati dai turisti in città.
Airbnb ha avviato una prima collaborazione con Università Iuav di Venezia che parte, per l’anno accademico 2020-2021, con l’assegnazione di due borse di studio abitative a studenti dell’ateneo meritevoli.
“La nostra iniziativa sperimentale riguardante la destinazione agli studenti di una parte degli alloggi non occupati dai turisti approfittando della congiuntura epidemica ha avuto una forte eco internazionale. È stato un primo passo in cui abbiamo avuto modo di verificare anche nodi tecnici e burocratici.
Credo che, in generale, l’interesse suscitato, il perdurare della situazione di emergenza e gli nuovi scenari che si apriranno nelle città nel post-covid facciano di questa iniziativa un seme da portare avanti. Desidero ringraziare Airbnb per la disponibilità a discutere con noi sin dall’inizio e per il sostegno concreto che ha deciso di dare ai nostri studenti”.
Il Rettore dell’Università Iuav di Venezia, Alberto Ferlenga
Sono già diversi i casi in cui gli studenti usano Airbnb:
- rappresenta una alternativa economica per trovare casa in attesa di una sistemazione definitiva;
- è un punto di riferimento per il primo trasferimento degli studenti stranieri che scelgono gli atenei italiani, essendo la piattaforma disponibile in 62 lingue;
- spesso sia proprietario, sia inquilino preferiscono fare un periodo di prova attraverso Airbnb, per poi formalizzare il contratto transitorio senza più bisogno delle garanzie della piattaforma;
- sta, inoltre, emergendo un trend che vede alcuni host scegliere di destinare la propria casa messa a reddito con forme miste, cioè a medio-lungo termine per la maggior parte dell’anno, ma a breve termine ad esempio per i mesi estivi.
Non tutti sanno che su Airbnb già oltre 8 host su 10 mettono a disposizione i propri alloggi anche per periodi lunghi: completamente arredati, con cucina, lavatrice, wi-fi e quello che serve per soggiornare, facilmente ricercabili sul portale. Nel 2019 i soggiorni di più di 28 giorni sono aumentati del 46% rispetto al 2018. Circa la metà degli annunci disponibili prevede uno sconto per il lungo periodo.
Oltre ai consueti vantaggi di Airbnb – annunci recensiti e trasparenti, pagamenti totalmente tracciati – l’offerta a lungo termine include la possibilità di pagamenti mese per mese, assistenza da parte dei partner di Airbnb LexDo.It per la stesura dei contratti, assicurazione e garanzia per gli host e per gli stessi ospiti. D’altronde, secondo il New York Times, sono sempre di più gli studenti che decidono di seguire i corsi da remoto per vivere con i propri coetanei, condividendo così uno spazio in modo responsabile e cercando di evitare assembramenti.
L’iniziativa Airbnb-Iuav fa seguito alle iniziative promosse dall’Università lo scorsa primavera che hanno portato alla definizione di un protocollo d’intesa per la “Promozione della disponibilità alla locazione a studenti universitari di immobili nella Città antica ordinariamente destinati ad affittanza turistica”, sottoscritto dai rappresentanti dell’Ateneo insieme a Città di Venezia, Confedilizia, ABBAV e Associazione AGATA.
I due destinatari avranno accesso a un voucher utilizzabile tramite un codice univoco su Airbnb in un’unica prenotazione, e soggiorneranno così per 10 mesi in un alloggio all’interno del Comune di Venezia. L’abitazione verrà scelta dagli studenti e, a seconda della soluzione individuata, le borse di studio copriranno integralmente o parzialmente i costi di pernottamento. I destinatari saranno identificati da IUAV attingendo alla graduatorie regionali per il diritto allo studio.
“Ringrazio il Rettore per aver avviato questo percorso. L’interlocuzione con lo IUAV ci è sembrata naturale vista la loro predisposizione e competenza sui temi della città e dell’abitare”, ha spiegato Giacomo Trovato, Country Manager di Airbnb.
“Da tempo vediamo crescere il fenomeno dei soggiorni non turistici a lungo termine, per i quali stiamo sviluppando un’offerta dedicata. Le ragioni che portano ad abitare temporaneamente una città sono molte e una è rappresentata proprio dagli studenti universitari. Auspichiamo che vi possa essere un diffuso dibattito su come semplificare la locazione abitativa ad uso transitorio per incentivarne l’uso. Sono convinto che le piattaforme possano essere parte di questo ecosistema, per facilità d’uso, garanzia di sicurezza personale, affidabilità dei pagamenti. Quello di oggi è una piccola iniziativa all’interno di un confronto che speriamo possa continuare, anche allargando il confronto ad altre Università”.
Il Country Manager di Airbnb Italia, Giacomo Trovato
Per imparare a far conoscere meglio Venezia, a capire come funzionano i regolamenti locali e a rispettarli, Airbnb ha realizzato una campagna educativa, a sostegno del progetto #EnjoyRespectVenice, rivolta ai visitatori, italiani e stranieri, con un video speciale (disponibile in veneziano e in inglese, con sottotitoli in dieci lingue) e una serie di cartoline distribuite a tutti gli host della città per essere appese nelle loro case.