Airbnb propone nuove norme in UE

Punti Chiave

  • Oggi Airbnb ha proposto e si è impegnata a sostenere le autorità nell'applicazione di nuove norme UE armonizzate e responsabili.
  • La proposta offrirebbe i vantaggi dell'ospitalità a milioni di cittadini dell'UE e contribuirebbe ad affrontare il problema degli speculatori immobiliari e arginare il fenomeno del cosiddetto "overtourism".

Punti Chiave

  • Oggi Airbnb ha proposto e si è impegnata a sostenere le autorità nell'applicazione di nuove norme UE armonizzate e responsabili.
  • La proposta offrirebbe i vantaggi dell'ospitalità a milioni di cittadini dell'UE e contribuirebbe ad affrontare il problema degli speculatori immobiliari e arginare il fenomeno del cosiddetto "overtourism".

Oggi Airbnb ha proposto e si è impegnata a sostenere le autorità nell’applicazione di nuove norme UE armonizzate e responsabili, che rendano più efficace la lotta agli speculatori immobiliari e più facile per i cittadini europei accogliere ospiti nelle proprie case. Fornendo una soluzione a regole obsolete e frammentate che variano notevolmente tra i vari paesi membri, la proposta di Airbnb offrirebbe i vantaggi dell’ospitalità a milioni di cittadini dell’UE e contribuirebbe ad affrontare il problema degli speculatori immobiliari e arginare il fenomeno del cosiddetto “overtourism”. 

Le proposte di Airbnb di nuove norme europee sono contenute nel Piano d’azione per gli host dell’UE, lanciato oggi dalla società in risposta alla consultazione della Commissione europea sugli affitti a breve termine. In precedenza, Airbnb ha invitato la Commissione europea ad avviare la sua consultazione parallelamente ai lavori in corso sulla legge sui servizi digitali e a fornire ai governi gli strumenti necessari per regolamentare efficacemente gli affitti a breve termine.

L’annuncio arriva quando nuovi dati evidenziano tre tendenze nell’UE sui vantaggi che i viaggi con Airbnb stanno generando per i cittadini europei, tendenze che la società non reputa passeggere:

  • La community di Airbnb nell’UE è composta prevalentemente da host ordinari. Nell’UE ci sono 1,34 milioni di host, più di qualsiasi altra area geografica del mondo, e 1 milione di questi affitta un solo alloggio.
  • La popolarità di Airbnb in Europa continua a crescere. In tutta Europa e dall’inizio di Airbnb, gli host Airbnb hanno accolto più ospiti di qualsiasi altra area geografica del mondo e il profilo degli ospiti è più europeo che mai.
  • Airbnb sta aiutando gli europei a trarre vantaggio dai viaggi nelle loro comunità a un livello senza precedenti. Mentre l’attività del settore turistico nell’UE è diminuita durante la pandemia, l’impatto positivo dei viaggi Airbnb nell’UE è cresciuto. Il numero di posti di lavoro nell’UE supportati dai viaggi sulla piattaforma è aumentato a 5,1 per 1000 ospiti nel 2020, rispetto al precedente 4,7 del 2019 a parità di viaggiatori. Questo è stato possibile grazie a una spesa maggiore e ai soggiorni più lunghi degli ospiti su Airbnb*. 

L’anno scorso, il CEO e co-fondatore di Airbnb, Brian Chesky, ha dichiarato: “Quando abbiamo fondato Airbnb, volevamo creare un senso di appartenenza e connessione. Questa crisi ci chiede di tornare alle origini, al principio di tutto, a ciò che davvero rende Airbnb speciale: le persone comuni che ogni giorno mettono a disposizione i propri alloggi e offrono Esperienze”. Il Piano d’azione per gli host dell’UE, lanciato in data odierna, mira a salvaguardare i benefici generati dagli affitti a breve termine nell’UE, fornendo al contempo ai governi gli strumenti necessari per regolamentarli efficacemente e affrontarne i potenziali effetti negativi, sulla base di cinque pilastri:

  1. Creazione di un registro degli host dell’UE: un nuovo registro degli host a livello europeo garantirebbe a questi l’accesso a norme eque e proporzionate e manterrebbe il loro diritto a fornire servizi come libertà fondamentale dell’UE. Un sistema comune dell’UE che sostituisca la registrazione locale semplificherebbe la procedura, soprattutto per gli host ordinari che sono eccessivamente colpiti dalle gravose norme locali. Airbnb, dal canto suo, farà in modo che solo gli host con un numero di registrazione UE possano pubblicare annunci sulla piattaforma.
  1. Chiarire le norme locali e introdurre misure di salvaguardia per gli host ordinari: mentre lavoriamo per semplificare l’accesso dei cittadini europei all’economia dei viaggi, dobbiamo anche trovare un modo per affrontare i casi in cui l’attività di chi specula sugli affitti a breve termine può avere un impatto negativo sui residenti. Ciò include un approccio politico dell’UE che consenta alle amministrazioni locali di porre un freno agli speculatori immobiliari. Dovrebbero inoltre essere consentite autorizzazioni locali che vadano al di là del registro degli host dell’UE, nella misura in cui tali norme locali siano ragionevoli e proporzionate e siano notificate alla Commissione, salvaguardando nel contempo gli host ordinari da restrizioni eccessive.
  1. Sostegno all’applicazione della legge: oltre a rimuovere gli alloggi che non dispongono dei numeri di registrazione UE richiesti, Airbnb si impegna ad ampliare l’accesso al City Portal per sostenere l’applicazione della legge da parte delle autorità locali e responsabilizzare ulteriormente gli host ordinari. Con più di 100 partner in tutto il mondo, il City Portal è uno strumento appositamente creato da Airbnb per supportare la regolamentazione del settore pubblico, fornendo informazioni sulla presenza di Airbnb nei quartieri, strumenti per far rispettare le leggi e un migliore accesso a Airbnb quando necessario.
  2. Maggiore accesso ai dati: Airbnb si impegna a collaborare con i responsabili politici dell’UE per condividere i dati sulle attività degli host a livello europeo e per garantire che le autorità locali e nazionali dispongano dei dati necessari per garantire il rispetto delle leggi. Mentre i funzionari dell’UE continuano a lavorare a un approccio armonizzato alla riscossione delle imposte sul reddito tramite DAC7, riteniamo che il nostro sostegno a questo processo sia uno dei modi in cui le comunità possono continuare a beneficiare dell’economia generata dai viaggi su Airbnb.
  3. Sostegno alle comunità locali: Airbnb continuerà a collaborare con i governi e le autorità di tutta l’UE per rendere Airbnb parte della soluzione alle sfide che devono affrontare. Questo comprende l’ampliamento del nostro Servizio di supporto al vicinato per contrastare rumori molesti e comportamenti che arrecano disturbo, sfruttando i nostri strumenti di viaggio flessibili per orientare la domanda degli ospiti dove è più necessario, sia come strumento per generare sviluppo economico sia per disperdere la concentrazione dei viaggiatori. Collaboreremo inoltre con più governi e autorità fiscali per semplificare e automatizzare il pagamento delle tasse di soggiorno, che hanno già generato 315 milioni di euro di gettito per le autorità dell’UE**.

“La maggior parte degli host dell’UE su Airbnb affitta un alloggio per arrotondare. Le nostre proposte forniscono ai governi gli strumenti necessari per contrastare gli speculatori immobiliari, consentendo ai cittadini europei di condividere le proprie case per integrare il reddito”.

Chris Lehane, Senior Vice President of Global Policy and Communications

Puoi leggere la versione completa del “Piano d’azione per gli host dell’UE” di Airbnb qui.

 

*According to Oxford Economics – Airbnb: An Economic Engine In The EU27
**As of August 2021