È nata Host+Host, l’associazione nazionale degli host italiani
Centinaia di host si sono dati appuntamento a Roma per lanciare Host+Host, l’associazione nazionale degli host italiani. Siamo felici di veder nascere un movimento autonomo, forte e inclusivo che vuole impegnarsi per un home sharing responsabile!
Da tempo alcuni tra gli host più attivi degli Home Sharing Club di Milano, Bologna, Firenze, Roma e Palermo hanno deciso di fare un passo in più e formare delle associazioni locali, per fare rete con gli altri host, collaborare con le istituzioni locali e realizzare progetti di cittadinanza attiva. Ora hanno lanciato Host+Host per federare tutte queste realtà a livello nazionale, creare alleanze fra i gruppi locali e dare voce alle istanze dei 200.000 cittadini italiani che affittano la loro casa per periodi brevi.
A Roma, gli host di Host+Host hanno presentato il loro manifesto di valori, che potete leggere qui o scoprire guardando questo video. Il manifesto è frutto di un percorso collaborativo, che ha visto circa 5.000 host partecipare a un questionario e i rappresentati dei gruppi locali fare sintesi delle istanze più sentite dalla community.
All’evento di lancio dell’associazione hanno partecipato rappresentanti del mondo politico e istituzionale, con cui Host+Host si è confrontata, avanzando alcune proposte, come quella della creazione di un portale unico per i rapporti degli host con la pubblica amministrazione e l’istituzione di un superministero per la promozione del Made in Italy. Hanno accettato l’invito a partecipare al confronto Piercamillo Falasca di +Europa, Mattia Fantinati del Movimento 5 Stelle ed Edo Colombo di 10 volte meglio. Erano presenti inoltre il Presidente di CNA Turismo Luca Tonini, la segretaria generale ANCI Antonella Galdi, il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa, Antonio Preiti di Enit e Paolo Venturi, direttore AICOON.
«La politica è stata sinora miope rispetto all’home sharing. Purtroppo il legislatore ascolta spesso chi grida più forte. Basta fake news su tutto quello che è extra alberghiero. C’è bisogno di un patto per il turismo sostenibile. Le potenzialità sono enormi: ad oggi in Italia il 54% dell’offerta di alloggi è già nell’extra-alberghiero. Ci sono 7 milioni di seconde case, generalmente sfitte, acquistate con sacrificio. Una casa condivisa è un immobile recuperato dal punto di vista edilizio, sul quale è intervenuta una ristrutturazione. È un intervento risparmiato all’ambiente e al territorio», ha detto il portavoce di Host+Host, Michele Bazzi.
Potete conoscere i membri di Host+Host visitando il loro sito ufficiale, o seguendoli su Facebook e Twitter.