Firmato l’accordo tra Comune di Milano e Airbnb sull’imposta di soggiorno
È stato siglato l’accordo tra Comune di Milano e Airbnb che regola la modalità di riscossione dell’imposta di soggiorno e che ha preso il via il 1 marzo scorso. Grazie all’intesa, Airbnb raccoglierà e riverserà al Comune l’imposta raccolta dagli ospiti che prenotano i loro soggiorni sulla piattaforma. Milano diventa così la più grande città d’Italia ad aver sottoscritto un accordo di questo tipo. L’imposta di soggiorno è una leva fiscale molto importante, perché le entrate derivanti dalla tassa sono destinate a interventi nei servizi turistici e per il recupero e la manutenzione dei beni culturali e ambientali della città.
Milano ha sempre manifestato grande attenzione sia verso l’innovazione, sia rispetto alle tematiche dell’home sharing. Questo accordo, che gli host hanno dovuto attendere a lungo, rappresenta un importante passaggio di semplificazione. È il risultato di un percorso di confronto e dialogo con l’amministrazione locale, che dobbiamo ringraziare e con cui speriamo di continuare a collaborare, in attesa di poter cominciare a fare altrettanto con la nuova Giunta regionale che si insedierà. Restano infatti ancora troppi gli ostacoli per chi sceglie di condividere la propria casa e per una migliore promozione del territorio.
Alessandro Tommasi, Public Policy Manager di Airbnb Italia
L’accordo prevede che i prezzi degli alloggi reperibili su Airbnb siano già comprensivi dell’imposta di soggiorno, (3 euro a persona a notte per un massimo di 14 notti) e che questa venga versata direttamente alle casse comunali con cadenza trimestrale.
Con la preziosa collaborazione di Airbnb il Comune può contare sulle quote delle imposte dovute. Un passo in avanti che punta a dotare di strumenti di certificazione certi un settore in rapida espansione anche nella città di Milano che, proprio per la sua affermazione, porta con sé rischi di evasione fiscale.
Roberto Tasca, Assessore al Bilancio del Comune di Milano
Sono 340 le amministrazioni del mondo con cui Airbnb collabora per gestire in maniera semplificata il versamento delle imposte; in Italia ad oggi sono Genova, Bologna, Firenze, Palermo e Rimini.
Milano è una destinazione in crescita.
Sono 16.000 gli annunci di Airbnb in città, +15% rispetto all’anno precedente. Negli ultimi mesi gli host Airbnb hanno ospitato 600.000 ospiti, con una crescita del 34% e una durata media del soggiorno di 3,3 notti.
Sempre nell’ultimo anno, l’host tipico milanese ha condiviso la propria casa per 35 notti, con un ricavo di circa 2.000 euro.