La stagione estiva è ormai alle porte e Airbnb condivide i dati relativi allo sviluppo del mercato delle Esperienze in Italia.
Dal momento del lancio, avvenuto nel novembre 2016, le Esperienze Airbnb si sono rapidamente affermate in tutte le principali città italiane. Nell’ultimo anno, il totale delle esperienze disponibili in Italia attraverso la piattaforma Airbnb ha superato quota 1500 grazie all’entusiasmo degli host che promuovono le eccellenze locali e che sempre più frequentemente, grazie alla qualità delle loro proposte, riescono ad influenzare gli itinerari dei viaggiatori che visitano il nostro paese, portandoli a scoprire luoghi meno conosciuti.
L’Italia è attualmente al primo posto in Europa per numero di prenotazioni, davanti a Francia e Spagna, seconda solo agli Stati Uniti a livello globale: unico paese ad avere due destinazioni (Roma e Firenze) nella top ten dei mercati preferiti dai viaggiatori.
Siamo orgogliosi di essere il primo Paese Europeo per numero di esperienze disponibili su Airbnb, un business che a livello globale è cresciuto 25 volte più velocemente di quello delle case nel loro primo anno. Gli host di tutta Italia hanno risposto con entusiasmo alla nostra proposta di mostrare al mondo la vera Italia e offrono oggi sulla piattaforma oltre 1500 esperienze sia nelle imperdibili località d’arte che in aree meno conosciute ad un pubblico internazionale, come il magnifico entroterra della Sardegna o i piccoli borghi non lontani dalle grandi città.
Matteo Frigerio, Country Manager Airbnb Italia
Il 2018, dichiarato Anno del Cibo dal MIBACT, segna anche il successo delle Esperienze Food sul portale: le esperienze enogastronomiche sono infatti le più prenotate al mondo sulla piattaforma e rappresentano attualmente il 37% dell’offerta con quasi 600 esperienze disponibili.
Pur essendo in media più costose delle altre (65 Euro contro una media generale di 54 Euro), le esperienze legate al cibo rimangono le più apprezzate dalla comunità di viaggiatori, una tendenza che si riflette anche nei guadagni degli host: il 60% dei ricavi del mercato delle esperienze è stato infatti generato proprio da chi offre un’esperienze enogastronomica.
Frigerio continua: “Le esperienze possono rappresentare uno strumento efficace per promuovere il food made in Italy e l’Italia rurale. La nostra sfida sarà quella di far comprendere a migliaia di allevatori, agricoltori e produttori delle eccellenze gastronomiche locali che nelle loro attività si nasconde spesso un enorme potenziale turistico che può essere valorizzato e monetizzato proprio grazie alla creazione di esperienze Airbnb.”
E la sfida è già stata raccolta da alcuni nuovi host come Valeria, antropologa di Agrigento, che alleva capre Girgentane in via di estinzione e vuole sostenere il proprio business con la sua esperienza “Le ultime capre girgentane” che mostra ai viaggiatori la vita del pastore e il processo di produzione del formaggio o Chiara, che ha lasciato il suo lavoro da hostess per tornare nella sua terra di origine oggi e aprire le porte del caseificio di famiglia con l’esperienza “Parola d’ordine: formaggio Casizolu!”.
Il grande successo di pubblico e di offerta ha portato alla decisione di ampliare il mercato delle esperienze all’intero Paese dando quindi la possibilità a chiunque abbia il desiderio di condividere le proprie passioni di candidarsi sul sito e proporre la propria esperienza indipendentemente dal luogo di provenienza. È possibile farlo online collegandosi al sito https://www.airbnb.it/host/experiences o scrivendo all’indirizzo esperienze@airbnb.com.
Tutte le esperienze presentate in questo comunicato sono a fine esclusivamente illustrativo e ispirazionale. Airbnb non raccomanda o promuove queste o altre esperienze sulla piattaforma.