5 Case Infestate Dove Dormire la Notte di Halloween

 

La donna in attesa del suo amato
Lombardia, Italia

Rinchiusa in prigione da un padre crudele, una giovane ragazza affranta per la perdita del suo innamorato lo chiama ancora a gran voce da più di cinque secoli.

Castello Dal Pozzo è oggi tutto fuorché un luogo sinistro. Nulla lascerebbe presagire che la splendida tenuta, conservata dai suoi host in modo impeccabile, celi un oscuro segreto.

Nel 1400 Castello Dal Pozzo era dimora del nobile Alberto Visconti, della moglie Beatrice e della giovane e bellissima figlia Barbara. Promessa in sposa dal padre a un vicino feudatario per consolidare un’importante alleanza, Barbara si innamora perdutamente di Messer Matteo, un giovane e aitante capitano giunto al castello per difendere il Ducato di Milano dall’avanzare delle truppe nemiche. Vista la grazia e la bellezza della giovane, Matteo non può fare a meno di contraccambiare questo amore clandestino.

Avvicinandosi il giorno della partenza del capitano, i due amanti s’incontrano nella cappella del castello e, dimentichi degli obblighi delle famiglie, si giurano fedeltà suggellando la promessa con un bacio. L’amore di Barbara per Matteo era tale che, dopo la partenza di lui, la giovane cercò di scappare dal castello per raggiungere il suo amato. Il padre Alberto, scoperte le intenzioni della figlia le ordinò di dimenticare l’amante e la rinchiuse nella torre del castello.

Nel frattempo Matteo fu inviato in esilio in Francia, dove finì per sposare un’altra donna. Nessuno informò mai Barbara del matrimonio e lei aspettò invano il ritorno del suo amato. I giorni si trasformarono in settimane e poi in mesi. Lei rifiutò di uscire dalla torre, e persino di mangiare e lentamente sprofondò in una inconsolabile disperazione.

Aimone, l’host di Castello Dal Pozzo, sostiene che la giovane sia ancora lì, nella torre del castello, ad aspettare il suo amore.

Qualcuno dice di aver visto un’ombra soffermarsi alla finestra che scrutava il lago in lontananza: la fantasia popolare vuole che sia il fantasma della bella Barbara che, aspettando Matteo, vaga ancor oggi senza pace in cerca del suo amore perduto.

Aimone, l’host di Castello Dal Pozzo
 

La ragazza con il vestito giallo
New Orleans, Louisiana

Una villa in Luisiana cela uno strano mistero: uno spettro dai capelli neri che non vuole andarsene.

A Villa Parks-Bowman non sono mai mancati ospiti. Eppure, questa classica villa nel cuore del Garden District,  è la dimora dello spettro di una ragazza dal vestito giallo e i lunghi capelli corvini. Nonostante l’andatura claudicante, la giovane ama camminare avanti e indietro per la casa, canticchiare ninna nanne e a volte nascondere gli occhiali che trova in giro per casa.

L’host, Adrienne Parks, si trasferì in questa casa nel 2005 totalmente ignara della sua singolare inquilina. Solo più tardi venne a sapere di queste apparizioni dal vicinato. Scoprì così che la misteriosa ragazza era un’amabile, seppur singolare, coinquilina. Ricorda che una notte un amico, che soggiornò proprio nella camera da letto infestata, ebbe un terribile incubo: qualcuno lo aveva baciato sulle labbra, svegliandolo di soprassalto.

Curiosa, Adrienne iniziò a fare ricerche e scoprì che la villa, 130 anni prima, era abitata da una ricca e numerosa famiglia. Il capo famiglia aveva sette figlie e due figli che, a detta di tutti, vissero felicemente in quella casa per diversi anni. Poi, una dopo l’altra, le figlie si sposarono e si trasferirono altrove. La figlia più piccola era, come spesso accade,  la preferita, la “cocca” della famiglia intera. Uno sfortunato giorno cade vittima di un incidente in carrozza a che la condannò a restare claudicante. La ragazza morì in giovane età, dando alla luce un bambino, e fu sepolta nella tenuta, vicino al padre.

Sebbene sia un fantasma socievole, nessuno finora è riuscito a capire perché continui a vagabondare nella proprietà o cosa stia cercando esattamente. Ma a New Orleans una cosa è certa: “La villa è un posto in cui il confine tra il mondo reale e quello invisibile è molto labile”, assicura Adrienne.

Se venite a New Orleans, vi consigliamo di soggiornare qui. Il luogo e la villa sono perfetti: traboccano di stranezze, isterismo e a volte di una percezione distorta.

Michael, ospite dalla Florida
 

Il cimitero dei soldati
Gettysburg, Pennsylvania

Dove un tempo sorgeva un ricovero, ora c’è una fattoria infestata dagli spiriti dei soldati della Guerra Civile.

La Fattoria della Guerra Civile sembra il posto perfetto dove pescare, raccogliere fiori di campo e oziare durante le belle giornate estive. Ma solo 150 anni fa, questa imponente casa in pietra fu teatro di inimmaginabili sofferenze. Secondo gli abitanti del posto è ancora possibile udire l’eco di quel dolore.

La dimora, infatti, si trova a Gettysburg, teatro di battaglia della guerra più sanguinosa della storia statunitense. Al termine della Guerra Civile, decine di migliaia di soldati confederati morti o gravemente feriti furono trasportati lungo l’arteria principale della città.

“La strada era una colonna di cannoni, cavalli, corpi senza vita e soldati feriti”, afferma l’host Stephani Maitland. Tutte le case lungo la strada furono trasformate in ricoveri di fortuna e molti dei soldati deceduti furono trovarono sepoltura proprio nelle terre della casa di Stephani dove per settimane i medici e le infermiere di campo si presero cura dei soldati feriti.


Stephani racconta che la sua famiglia non seppe nulla del tormentato passato della casa per molti anni anche dopo esservi trasferiti, finché non iniziarono a ripetersi strani avvenimenti. L’host ricorda che una notte, quando i suoi figli erano ancora piccoli, uno di loro si svegliò sul pavimento avvolto in una coperta e disse che alcune persone erano in piedi attorno a lui. Altri videro uomini in stivali, pantaloni e giacche blu: le uniformi dei soldati confederati. Non si conoscono le identità dei numerosi soldati caduti in battaglia ma ancora oggi è possibile sentirne i lamenti.

È stato un piacere soggiornare in questo posto, così pulito e ben arredato. Per la cronaca, quella notte il mio sonno è stato interrotto da un rumore che poteva assomigliare a quello di pesanti passi di scarponi. Davvero elettrizzante.

 Sophie, ospite da Sydney, Australia
 

L’ereditiera che morì due volte
Buenos Aires, Argentina

Un’affascinante esponente dell’alta società va incontro a un’inspiegabile morte, anzi due morti, per essere precisi. Ora vaga incessantemente per il cimitero, controllando le altre tombe.

Il cimitero di La Recoleta è un luogo sinistro situato nel cuore di uno dei quartieri più alla moda di Buenos Aires. Questo luogo, dove fu sepolta Eva Peron e, con lei, molti esponenti della storica élite argentina, cela spaventose leggende.

Tra le storie più famose c’è quella di una giovane donna, Rufina, che aveva appena compiuto 19 anni quando sua madre ne trovò il corpo vita. O almeno così credeva.

Rufina, che era nata in una ricca famiglia, avrebbe ereditato un grande allevamento di bestiame, una grossa fortuna per l’epoca. Una sera, la vivace ereditiera si stava recando ad uno spettacolo quando, improvvisamente, svenne. Il motivo del malore non fu mai chiaro. Alcuni dicono che scoprì un terribile segreto che la scioccò, altri sostengono che sua madre le aveva somministrato di nascosto dei sonniferi. I medici corsero ad assisterla e decretarono rapidamente che la giovane era morta di infarto. Fu organizzato un funerale e il corpo di Rufina fu sepolto in uno degli adorni mausolei del cimitero.

Ma il vero incubo iniziò alcuni giorni dopo, quando un operaio notò che la bara era stata spostata e il coperchio distrutto. All’interno, l’orribile scoperta: Rufina aveva cercato disperatamente di uscire. I graffi mostravano infatti che il suo cuore batteva ancora quando fu interrata. Era stata sepolta viva. Morì nuovamente per la fatica e la disperazione.  

A Recoleta è possibile ammirare una statua dedicata a Rufina che mostra la ragazza con la mano sulla maniglia della porta del suo mausoleo. Alcuni dicono che il suo spirito vaghi ancora per il cimitero durante la notte, e che apra delicatamente i coperchi delle altre bare per essere sicura che nessun altro viva mai il suo stesso terribile destino.

 

La camera della pazzia
York, Regno Unito

Uno dei luoghi simbolo che contribuiscono alla fama di una delle città più infestate e sanguinose d’Europa.

Entrando in questo appartamento di oltre 600 anni si percepisce subito un’atmosfera sinistra. Misteriosamente soprannominato “La Stanza”, l’annuncio è diventato noto tra i viaggiatori per gli inspiegabili tonfi che gli inquilini sono soliti udire nel cuore della notte.

Non stupisce che La Stanza si trovi proprio a York, un’antica cittadina fortificata risalente all’epoca dell’impero romano e che vanta innumerevoli racconti di crudeltà e spargimento di sangue che le hanno regalato il titolo di “città più infestata d’Europa”. Tra i racconti più noti c’è quello di un malvagio maestro elementare di nome George che divenne pazzo per via della sua coscienza tanto colpevole. Gli fu chiesto infatti di radunare gli orfani che abitavano in una zona povera della città e portarli in un istituto conosciuto come la Scuola Fatiscente. Le condizioni della struttura erano miserabili e George perdeva denaro ogni qual volta un bambino moriva sotto la sua sorveglianza. L’uomo iniziò così a seppellire di nascosto i corpi dei piccoli sfortunati.

Col tempo l’uomo divenne paranoico e cadde in rovina: annegò i sentimenti nell’alcol per non sentire le grida degli orfani che cercavano di uscire dalle tombe in cui erano stati sepolti. Giunse il punto che George non riusciva più a sopportare la sua condizione e confessò agli abitanti del villaggio di sentire delle voci. Considerato pzzo, fu internato in un ospedale psichiatrico dove poco dopo si impiccò per non sentire più i lamenti degli orfani. La Scuola Fatiscente è soltanto uno dei numerosi racconti di pazzia e sventura che spaventano l’antica città di York.

L’appartamento è molto, molto vecchio e trasuda ancora della presenza dei suoi antichi abitanti. Anche i fantasmi sono socievoli e le decorazioni horror molto divertenti. Saresti un pazzo a non soggiornare qui.

Jason, ospite da Brighton, Regno Unito

*Tutte le case illustrate in questo articolo sono state menzionate soltanto per ispirare e illustrare i vostri sinistri programmi per le vacanze. Airbnb non consiglia né promuove questi annunci o qualsiasi altro alloggio presente sulla piattaforma.