Pride ’24: i Millennial scelgono Napoli per celebrare l’orgoglio arcobaleno
Punti Chiave
- Crescono del 300% a livello globale le notti prenotate dalla Gen Z
- Madrid, Parigi e Londra le città europee più LGBTQ+ friendly
Punti Chiave
- Crescono del 300% a livello globale le notti prenotate dalla Gen Z
- Madrid, Parigi e Londra le città europee più LGBTQ+ friendly
È Napoli la città italiana più di tendenza dai Millennial che si mettono in viaggio per assistere alle parate del Pride in tutto il mondo. Lo rivelano gli ultimi dati di Airbnb, pubblicati in occasione del Pride Month, in cui ogni anno si celebrano i diritti della comunità LGBTQ+.
Secondo Airbnb, Millennial e Gen Z sono le generazioni che oggi sono più desiderose di spostarsi per visitare i luoghi delle celebrazioni del Pride e che dunque si mostrano più sensibili alla cultura dell’inclusività e di superamento di ogni barriera, che permea questo particolare momento dell’anno.
L’ascesa della Gen Z
Una nuova generazione di viaggiatori e viaggiatrici sta plasmando il panorama delle celebrazioni Pride a livello globale. Da osservatori a pionieri, le persone viaggiatrici della Gen Z stanno creando nuovi spazi di aggregazione per la comunità LGBTQ+.
Negli ultimi cinque anni, sono infatti aumentate del 300% a livello globale le notti prenotate dalla Gen Z1, indicando un ampliamento del mercato dei viaggi, visto che sempre più destinazioni, sia quelle tradizionali sia nuove, attraggono viaggiatori sempre più giovani.
Le destinazioni più prenotate nei weekend del Pride
Dai canali panoramici di Amsterdam ai siti archeologici di Atene, sono diverse le destinazioni che spingono i Millennial a partire. Quest’anno, le località che ospitano il Pride più popolari tra i viaggiatori della generazione nata fra il 1980 e il 1994 rivelano le loro preferenze: a differenza della Gen Z, che sta esplorando anche i nuovi luoghi delle manifestazioni del Pride, i Millennial continuano a prenotare soprattutto nelle destinazioni tradizionalmente note per ospitare il Pride, mantenendo la loro forte presenza e celebrando in luoghi a loro familiari.
Ecco le destinazioni che hanno registrato la più alta percentuale di notti prenotate dalle persone Millennial nei weekend di celebrazione del Pride2:
- Napoli, Italia
- Taipei, Taiwan
- Rio de Janeiro, Brasile
- Bogotà, Colombia
- Hong Kong, Hong Kong
- Berlino, Germania
- Oslo, Norvegia
- Montréal, Canada
- Atene, Grecia
- Santiago, Cile
Le città LGBTQ-friendly più votate in base alle recensioni Airbnb
Dare vita a spazi sicuri e accoglienti non è semplicemente un trend del momento, ma un fenomeno destinato a crescere. Dopo le destinazioni più prenotate in occasione del Pride, Airbnb punta l’attenzione sulle città che vengono celebrate per i loro spazi LGBTQ-friendly, in base al numero di citazioni nelle recensioni degli ospiti. In Europa si distinguono Madrid, Parigi e Londra3.
Queste città non solo ospitano alcuni degli eventi più spettacolari del Pride, ma creano anche le condizioni per un ambiente in cui le persone LGBTQ+ possano sentirsi sempre benvenute.
Il linguaggio inclusivo favorisce l’accoglienza
Airbnb promuove la creazione di un ambiente in cui persone di ogni identità, provenienza e cultura si sentano benvenute. All’inizio di maggio di quest’anno la piattaforma ha compiuto un altro passo in avanti verso l’inclusione, introducendo una nuova funzionalità che consente agli host e agli ospiti di utilizzare i nomi d’elezione sui loro profili, dopo aver confermato quello anagrafico. Da quando Airbnb ha introdotto questa funzionalità, oltre 150.000 utenti in tutto il mondo hanno aggiunto un nome preferito. Questo aggiornamento riflette il costante e lungo lavoro di Airbnb per sostenere le diversità e combattere i pregiudizi, che include l’applicazione della Politica antidiscriminatoria di Airbnb e il rispetto dell’Impegno della Community di Airbnb.
L’anno scorso Airbnb ha pubblicato nuovi dati che mostravano come il numero di host in tutto il mondo che utilizzano un linguaggio inclusivo per le persone LGBTQ+ sia aumentato di quasi il 90% dal 2017, segno di un cambiamento verso una Community sulla piattaforma ancora più accogliente e inclusiva. Secondo i risultati della Brand Intelligence di Morning Consult, il 41% delle persone LGBTQ+ intervistate che viaggiano si identificano come utenti di Airbnb – l’8% in più confrontata con la percentuale complessiva di viaggiatori statunitensi nel tempo libero.
Un linguaggio inclusivo aiuta a promuovere un senso di appartenenza e di sicurezza, fondamentale per chi fa parte della comunità di Airbnb, indipendentemente dall’ identità di genere.