Un aggiornamento a sostegno dei rifugiati in fuga dall’Ucraina

Questa mattina Airbnb e  Airbnb.org hanno inviato ai governi di tutta europa il seguente aggiornamento circa il nostro obiettivo di offrire alloggi temporanei e in maniera gratuita a 100.000 rifugiati in fuga dall’Ucraina:

Gentili,

Tante vite sono state devastate dagli episodi di violenza in Ucraina. In questo momento di crisi globale, l’intera comunità ha la responsabilità di farsi avanti e usare le proprie competenze e risorse per sostenere chi ne ha bisogno. Airbnb e Airbnb.org – organizzazione non profit indipendente impegnata a facilitare i soggiorni temporanei per le persone nei momenti di crisi – hanno a lungo sostenuto i rifugiati in tutto il mondo, aiutandoli a mettersi in contatto con alloggi a breve termine messi a disposizione dalla comunità globale di host.

Come già anticipato nella lettera inviata lo scorso 1° marzo, all’inizio di questo mese Airbnb.org ha annunciato che offrirà gratuitamente in Italia e altrove nel mondo un alloggio a breve termine a 100.000 rifugiati in fuga dall’Ucraina. Questi soggiorni saranno finanziati da Airbnb. Inc., dai donatori del Fondo per i rifugiati di Airbnb.org e dalla generosità degli host attraverso Airbnb.org.

Con la presente vogliamo aggiornarvi su questo importante lavoro e sulle adesioni che abbiamo ricevuto da parte di tutti i cittadini europei che stanno aprendo le loro porte per ospitare  i rifugiati in fuga dall’Ucraina:

  • Dall’attivazione di Airbnb.org più di 1.000 persone si stanno iscrivendo ogni giorno per offrire le loro case ai rifugiati in fuga dall’Ucraina;
  • Dal 14 marzo, più di 36.800 host si sono iscritti su Airbnb.org per offrire le loro case ai rifugiati;
  • Sono  22.300 i nuovi host di Airbnb.org, che si sono iscritti soltanto nelle ultime due settimane (dal 28 febbraio al 14 marzo);
  • In Europa nelle ultime due settimane, Airbnb.org ha avviato nuove collaborazioni e partnership con l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e il Governo tedesco per mettere in contatto le persone in fuga dall’Ucraina con alloggi gratuiti e di breve durata. Airbnb.org sta lavorando per stabilire ulteriori collaborazioni e sta dialogando attivamente con decine di ONG internazionali e regionali che sono impegnate sul campo.

Ad oggi speriamo che sempre più persone si renderanno disponibili ad offrire le loro case nei Paesi che accoglieranno rifugiati, tra cui Francia, Germania, Ungheria, Italia, Polonia, Slovacchia, Spagna, Romania e Regno Unito.

Restiamo in attesa di ricevere eventuali indicazioni da parte vostra su come Airbnb.org possa contribuire al meglio nelle sistemazioni d’emergenza in Italia, anche attraverso il coinvolgimento di più organizzazioni partner che sostengono i rifugiati, indipendentemente dalla nazionalità, dalla razza, dall’etnia o da come si identificano.

Saremo felici inoltre di ricevere consigli da parte vostra su come i residenti in Italia possano sostenere la crisi in Ucraina. Abbiamo lanciato una nuova landing page – airbnb.org/help-ukraine – per le persone che sono interessate a supportare questa iniziativa. Coloro che sono interessati possono iscriversi per ospitare o donare su Airbnb.org. Non è necessario essere già un host Airbnb per iscriversi.

Airbnb e Airbnb.org sostengono i rifugiati e le altre persone sfollate da quasi un decennio, in collaborazione con Governi e organizzazioni di tutto il mondo. Negli ultimi cinque anni, Airbnb e Airbnb.org hanno messo in contatto circa 55.000 rifugiati e richiedenti asilo con alloggi temporanei attraverso i partner di Airbnb.org. Da agosto, circa 24.000 rifugiati afghani hanno ricevuto gratuitamente un alloggio temporaneo attraverso Airbnb.org, e nel 2020 gli host Airbnb di tutto il mondo hanno aperto le loro porte a decine di migliaia di lavoratori in prima linea che combattono la diffusione del COVID-19.

Siamo grati per vostra  la collaborazione in questo momento difficile e vi ringraziamo per il vostro impegno. Se avete altre domande o ulteriori idee di collaborazione, saremo lieti di discuterne con voi.

Cordialmente,

Emmanuel Marill, Direttore regionale di Airbnb, EMEA

Katherine Woo, Direttore esecutivo di Airbnb.org