Airbnb: collaborare con Venezia su piani di turismo sostenibile
Punti Chiave
- Airbnb ha scritto al Comune di Venezia proponendo una serie di impegni, proprio mentre la città sta considerando un nuovo regolamento per gli affitti brevi.
Punti Chiave
- Airbnb ha scritto al Comune di Venezia proponendo una serie di impegni, proprio mentre la città sta considerando un nuovo regolamento per gli affitti brevi.
La lettera spiega che i soggiorni su Airbnb non sono la causa del sovraffollamento turistico, che è invece il risultato della capacità alberghiera esistente e dei visitatori giornalieri, mentre gli ospiti del portale rappresentano meno del 5% degli oltre 20 milioni di persone che ogni anno visitano Venezia. Tuttavia, anche se Airbnb non ha causato i problemi storici legati al turismo in città, desidera collaborare per affrontare le sfide che sta affrontando.
Airbnb ha delineato diverse misure chiave:
- Il nuovo sistema di registrazione nazionale per gli affitti brevi in Italia, che Airbnb sostiene, garantirà piena trasparenza del settore a Venezia. L’azienda è disponibile a collaborare per effettuare controlli sui numeri di registrazione nazionali tramite un portale che permetta alla città di rimuovere gli annunci che potrebbero avere registrazioni non valide.
- Airbnb è favorevole a regolamenti proporzionati che proteggano le famiglie veneziane che occasionalmente affittano le proprie case e diventino più severi con l’aumentare dell’intensità delle locazioni. Ad esempio, a Venezia, l’idea di fissare un limite temporaneo di 120 notti per i nuovi annunci nelle zone colpite dal sovraffollamento turistico può aiutare a bilanciare i flussi turistici, preservando al contempo il diritto degli host occasionali di integrare il reddito.
- Airbnb è favorevole ad un nuovo codice di condotta, come quello attualmente in discussione, per promuovere soggiorni autentici, gestiti in prima persona dagli host, e limitando le soluzioni per il self check-in.
- L’Azienda è disponibile a raccogliere e versare l’imposta di soggiorno per conto degli host, a beneficio della città, sostenendo così un potenziale aumento delle entrate per rafforzare ulteriormente gli sforzi per preservare il patrimonio culturale e architettonico della città.
Airbnb ha anche messo in guardia contro misure eccessivamente restrittive, come quelle adottate a New York, che potrebbero danneggiare sia i residenti locali sia i visitatori, auspicando un approccio equilibrato che soddisfi le esigenze dei residenti di Venezia, supportando al contempo la sua vitale economia turistica.
Airbnb è pronta a collaborare con Venezia, i suoi partner come l’UNESCO e altri stakeholder nazionali e locali nei piani per rendere il turismo in città più sostenibile.