Lucia, Milano

La prima esperienza da host Lucia l’ha vissuta, lo scorso febbraio, come un segno del destino. Nel suo appartamento di Porta Romana ha dato il benvenuto a una coppia di ragazzi con cui ha scoperto subito di condividere grandi passioni: la Francia, il Paese da cui provenivano; la montagna, le camminate ad alta quota; e il viaggio, naturalmente, di cui erano instancabili testimoni. Si sono anche subito innamorati di Uma, il cane di Lucia. Grazie a loro per lei è stato più semplice aprire una nuova fase della sua vita che quest’anno l’ha portata, per la prima volta, a Open, a Los Angeles, al festival di Airbnb dove l’abbiamo fotografata. Nell’home sharing Lucia ha ritrovato le cose che meglio conosce. Essendosi occupata nel corso della sua carriera da un lato di libri ed editoria e dall’altro di ostelli, è stato subito spontaneo intercettare nel corso di questi mesi belle storie e viaggiatori carichi di entusiasmo. L’home sharing sta avendo un impatto positivo sulla sua vita e Lucia pensa possa averlo anche sui quartiere e sulle città. Anche sua mamma, a 90 anni, si è fatta conquistare dall’home sharing e si diverte parecchio a conoscere gli ospiti che passano a casa, affamati di aneddoti su Milano.

“Grazie all’home sharing ho riscoperto alcune vecchie passioni. È stato amore a prima vista. Mi piace fare l’host perché crea l’occasione per uno scambio di esperienze di vita con gli altri. Data la mia passata esperienza nel settore dell’accoglienza mi piace molto anche vivere, in prima persona, questa nuova fase del turismo e mi piace usare la tecnologia per connettermi con chi condivide la propria casa. Naturalmente non è solo una questione tecnologica, ma umana. Quella di Airbnb è una cultura del viaggio e dell’incontro che nasce da chi usa la rete e con questa vive, studia e lavora. Quando accogli qualcuno nella tua casa la gentilezza è importante. Se manca lo spirito di amicizia si parte col piede sbagliato. Mi piacerebbe lavorare con il mio quartiere per costruire, a Milano, dei luoghi dove rendere più facile l’incontro fra residenti e visitatori, dove sia possibile conoscersi e dove chi è in visita si senta sempre il benvenuto”.