Report: il 2021 sarà l’anno dei “viaggi importanti”

I dati dei nuovi sondaggi di Airbnb evidenziano che viaggiare è l’attività che è mancata di più agli americani durante la pandemia, confermando anche che la maggior parte degli intervistati è pronta a fare le valigie nel 2021.

I primi spostamenti post-pandemia serviranno per ritrovarsi con i familiari e riscoprire la vera essenza del viaggio: creare splendidi ricordi.

Oggi Airbnb ha pubblicato un nuovo report e messo in evidenza come nel 2021 si riscontrerà un aumento dei viaggi più ricchi di significato mentre la pandemia prosegue nel limitare il turismo di massa e nel danneggiare l’intero settore ricettivo nel suo complesso. Quando si tornerà a viaggiare nel 2021, lo si farà per ritrovarsi con i familiari in un contesto di soggiorno più intimo, a fronte di un turismo di massa che probabilmente non si riproporrà in alcun modo durante quest’anno. Dal report* emerge che i consumatori statunitensi ritengono che la loro priorità in termini di viaggi nel breve periodo sia quella di trascorrere del tempo con parenti e amici in un contesto confortevole, familiare e sicuro. Riallacciare i rapporti con gli altri e viaggiare in sicurezza sono le principali ragioni per cui ci si vuole vaccinare. La massima priorità di Airbnb è tenere al sicuro la nostra community di host e ospiti e le comunità in cui siamo presenti.

Brian Chesky, co-fondatore e CEO di Airbnb, scrive nel report, “Si tornerà a viaggiare quando si riterrà che è sicuro farlo”. Ma lo si farà in modo diverso rispetto a prima della pandemia. I viaggi verranno considerati come un antidoto all’isolamento e all’asocialità. In genere alla gente non mancano i monumenti, le navette affollate o le file e le hall gremite di turisti. Il turismo di massa in realtà è solo un’altra forma di isolamento: si diventa anonimi, ammassati insieme ad altri viaggiatori, senza conoscere mai per davvero la gente e la cultura del posto. Adesso, ciò che le persone vogliono dai viaggi è riprendersi quello che gli è stato tolto, cioè la possibilità di trascorrere del tempo ricco di significato con familiari e amici.”

Alcuni aspetti salienti emersi dalla ricerca:

Gli americani si sentono molto isolati

  • Il 53% degli intervistati avverte una maggiore lontananza affettiva rispetto ai parenti, il 56% riscontra un legame minore con la propria comunità e circa 3 persone su 5 si sentono più distanti dagli altri americani (58%) e dal resto del mondo (59%). 
  • Un quarto degli statunitensi (24%) afferma di provare un senso di solitudine o di vuoto.

Si sente la mancanza dei viaggi

  • L’attività fuori casa che è mancata di più agli americani è stata quella dei viaggi di piacere, più dell’andare al ristorante o al bar oppure del partecipare a eventi sportivi o di altro tipo dal vivo. 
  • Il solo pensiero di viaggiare rende le persone nettamente più felici (di 18 punti percentuali) e più fiduciose (di 9 punti) rispetto a ciò che fanno nella quotidianità.
  • La maggior parte della gente è pronta a viaggiare di nuovo: il 54% degli intervistati ha già prenotato, sta programmando di viaggiare o pensa di farlo nel 2021. In questa percentuale rientrano il 57% della fascia di età che va dai 18 ai 29 anni e il 60% di quella dai 30 ai 49 anni.

Si tornerà a viaggiare perché si ha voglia di riscoprire la socialità

  • Il tipo di viaggio che è mancato di più è quello per andare a trovare familiari e amici. Il viaggio di lavoro invece è quello di cui gli intervistati hanno sentito meno la mancanza.
  • Inoltre, quando si pensa al momento in cui si tornerà a viaggiare dopo la pandemia, ritrovarsi con familiari e amici è lo scopo di viaggio principale: il 41% del campione afferma che questo tipo di soggiorno è diventato molto più importante, una percentuale quasi doppia rispetto a chi pensa ai viaggi come mezzo per raggiungere degli obiettivi personali (22%).
  • Gli americani preferirebbero lasciare i propri telefonini a casa (52%) anziché portarseli dietro e visitare luoghi tradizionalmente popolari per creare contenuti per i social media (21%).
  • Tra le motivazioni principali che spingono a farsi vaccinare ci sono la possibilità di ritrovarsi con amici e familiari (37%) e il sentirsi sicuri quando si viaggia (32%). 
  • I viaggi in famiglia non sono solo divenuti più importanti per la gente nella fase successiva alla pandemia, ma altre ricerche recenti portate avanti da Airbnb suggeriscono che questo tipo di soggiorno sia al primo posto nei desideri dei viaggiatori.**

Un viaggio tira l’altro

  • Un aspetto specifico del primo viaggio post-pandemia riguarda la ricerca di tranquillità e sicurezza di chi parte. Le sensazioni principali che si cercano durante questa prima esperienza sono serenità (44%), comodità (34%) e sicurezza (33%).
  • Andando oltre questa prima trasferta, gli americani continuano a dare la priorità ai viaggi per stare vicini alla famiglia (32%), quasi allo stesso livello della ricerca di una nuova esperienza o una nuova meta (31%), preferibilmente nelle vicinanze, seguite dalla voglia di tornare in un luogo preferito (25%). Gli americani dai 50 anni in su sono i più interessati a viaggiare nell’immediato futuro per stare vicino ai familiari (33%) e per visitare di nuovo una meta preferita (32%), a cui segue la voglia di una nuova esperienza o di scoprire una nuova destinazione (29%). Gli americani più giovani restano per la gran parte interessati a un secondo viaggio che comporti una nuova esperienza o destinazione (35%), seguite dalla voglia di stare vicini ai familiari (31%) e alla natura (23%) e di tornare in un luogo preferito (23%).

In base a questa ricerca e ai nostri dati, Airbnb si aspetta che tali tendenze saranno d’ispirazione per i viaggi nel 2021 e potenzialmente anche per il futuro.

I viaggi di lavoro come li conoscevamo non torneranno più

  • È il tipo di viaggio che manca di meno alle persone: il 6%, rispetto a quelli per trascorrere del tempo con i propri cari, al primo posto con il 48%. Più di un terzo degli intervistati (36%) si aspetta di viaggiare meno per lavoro dopo la pandemia rispetto a prima che iniziasse.
  • L’attuale crisi sanitaria ha infatti istituzionalizzato il lavoro da remoto per molte aziende: 2 americani su 5 (41%) sono in grado di lavorare o studiare da casa per almeno una parte del tempo. In un altro recente sondaggio commissionato da Airbnb***, il 35% degli intervistati afferma che dopo la pandemia sarà più disposto a trasferirsi altrove, per poter così trarre vantaggio dalla possibilità di lavorare da remoto. Man mano che i dipendenti si distribuiscono in modo più esteso a livello geografico, una parte maggiore dei viaggi di lavoro probabilmente riguarderà dipendenti che partono dai luoghi in cui si trovano per riunirsi nelle sedi delle loro aziende.

Le persone vogliono viaggiare nelle vicinanze, in auto

  • Il 56% degli intervistati preferisce una destinazione nazionale o locale, rispetto al 21% che vuole visitare una meta internazionale e più lontana. 

Uno su cinque vorrebbe che la destinazione fosse facilmente raggiungibile in auto da casa. L’auto è l’unico mezzo che genera gran parte dell’interesse nell’ambito dei viaggi, superando i trasporti aerei di 17 punti. Queste opinioni rispecchiano i cambi di abitudini che abbiamo notato nell’utilizzo di Airbnb rispetto al secondo semestre del 2019, quando i viaggi di distanza superiore ai 4.800 km circa erano quelli più frequenti, per giungere al mese di giugno 2020, con gli spostamenti compresi tra 80 e 800 km tornati ai livelli di crescita osservati anno su anno.

C’è flessibilità su quando e dove viaggiare

C’è un forte desiderio di evitare i luoghi affollati delle mete popolari:

  • Un intervistato su due (51%) preferisce destinazioni lontane dalle principali zone turistiche rispetto a località affollate e vibranti di energia (24%). Nel secondo semestre del 2019, la gran parte dei pernottamenti prenotati su Airbnb ha riguardato le città più grandi, mentre nel 2020 le mete più piccole raggiungibili facilmente in auto dalle grandi città hanno registrato una notevole crescita di domanda.
  • Prima della pandemia, le 10 mete urbane più gettonate su Airbnb nella seconda metà del 2019, per numero di pernottamenti, erano Barcellona, Lisbona, Londra, Los Angeles, Madrid, New York, Parigi, Roma, Seul e Toronto. Nel 2020, le destinazioni più piccole e con un profilo più basso hanno giovato di una notevole crescita di domanda. Le destinazioni di questo tipo sono state tra quelle con il maggiore incremento anno su anno nelle ricerche per le prenotazioni nel 2021: Derbyshire, nel Regno Unito; Rodanthe, sulla costa della Carolina del Nord; Forks, nello stato di Washington, dove hanno girato gran parte delle scene della serie cinematografica di Twilight; e la township di Muskoka Lakes, a poche ore di auto da Toronto.

II lavoro e la didattica da remoto danno a tante persone maggiore libertà al momento di scegliere quando viaggiare

  • Un quarto degli americani è disposto a viaggiare in periodi diversi dall’alta stagione nel corso dell’anno e nei giorni feriali. Un quarto inoltre considera l’ipotesi di soggiorni più lunghi, mentre quasi un intervistato su cinque (19%) afferma di aver già affittato una casa vacanze per un soggiorno di almeno 28 notti dall’inizio della pandemia. 
  • A settembre 2020, Airbnb ha riscontrato un aumento delle prenotazioni di soggiorni di almeno 28 pernottamenti rispetto allo stesso mese nel 2019. Complessivamente, anche nel terzo trimestre del 2020 sono aumentate le prenotazioni di soggiorni di almeno 28 notti rispetto allo stesso periodo del 2019.

Le persone vogliono viaggiare a prezzi accessibili

  • La convenienza è in generale la principale priorità quando si tratta di scegliere un alloggio, non solo per il primo viaggio, ma nel complesso per i soggiorni futuri (54%), superando i protocolli per la salute e la sicurezza di 10 punti. Quasi 3 americani su 5 (58%) che guadagnano meno di 50.000 USD all’anno dicono di aver prenotato, programmano di farlo o si aspettano di viaggiare nel 2021. Sulla base dei dati dei sondaggi indirizzati gli ospiti di Airbnb, in continuo aggiornamento, la maggior parte degli intervistati (il 53% di tutti gli ospiti di alloggi del 2019) afferma che sceglie Airbnb per risparmiare quando viaggia.

Gli ospiti vogliono soggiornare in sicurezza

  • Inoltre, un terzo degli intervistati (32%) desidera che una vasta maggioranza degli abitanti della destinazione scelta sia vaccinata prima di viaggiare in quella zona. Il 30% vuole che la località di viaggio offra la possibilità di sottoporsi a PCR. Infine, il 29% desidera che in quella meta siano offerti servizi di pronto soccorso.

Tra le priorità figurano anche i viaggi sostenibili

  • Il 56% degli intervistati di età inferiore a 50 anni dichiara che sarebbe molto o leggermente più propenso a usare una piattaforma online che dà la possibilità di ricercare alloggi che sfruttano fonti di energia alternative ed ecologiche. Solo il 28% di chi ha più di 50 anni la pensa allo stesso modo.

Clicca qui per leggere l’intero report.

* Sondaggio rappresentativo a livello nazionale per la popolazione adulta statunitense, condotto da ClearPath Strategies dal 18 al 23 dicembre 2020, con 1.036 partecipanti e un margine di errore attestato sul 3,1%, in positivo o negativo.

** Sondaggi di opinione pubblica di dicembre 2020 e gennaio 2021 condotti da ClearPath Strategies presso destinazioni in Europa e nell’Asia sudorientale.

*** Sondaggio rappresentativo a livello nazionale per la popolazione adulta statunitense, condotto da ClearPath Strategies dal 15 al 19 settembre 2020, con 1.010 partecipanti e un margine di errore del 3,1%, in positivo o negativo.

Su Airbnb:

Airbnb (NASDAQ: ABNB) è una community fondata sui contatti umani e sul senso di appartenenza. Nasce nel 2008, quando 2 host decidono di accogliere per la prima volta 3 ospiti nella loro casa di San Francisco. Da allora questa community è cresciuta, arrivando a contare 4 milioni di host, che a loro volta hanno accolto oltre 800 milioni di ospiti in circa 100.000 città di quasi tutti i paesi e le regioni del mondo. Gli host di Airbnb sono persone comuni che scelgono di condividere il proprio mondo con i viaggiatori, offrendo loro convivialità e ospitalità. Siamo convinti che, oltre ai nostri dipendenti e investitori, tutti gli host, gli ospiti e le comunità in cui operiamo siano una parte imprescindibile della nostra azienda, e che sia nostra responsabilità mettere a disposizione gli strumenti necessari per garantire insieme il successo di Airbnb nel corso del tempo.

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Dichiarazioni previsionali:

Questo comunicato contiene dichiarazioni previsionali, ai sensi delle disposizioni “safe harbor” del Private Securities Litigation Reform Act del 1995, su Airbnb e sul nostro settore che implicano rischi e incertezze significativi. Tutte le dichiarazioni diverse dai dati storici contenuti in questo comunicato, comprese quelle relative al futuro del settore dei viaggi, agli effetti della pandemia di COVID-19, al comportamento di host e ospiti e a prestazioni, prospettive, programmi, obiettivi e strategie per il futuro di Airbnb sono dichiarazioni previsionali. Anche se riteniamo che le aspettative espresse nelle presenti dichiarazioni previsionali siano ragionevoli, non possiamo fornire alcuna garanzia che tali aspettative si riveleranno corrette.

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  • Gli effetti e la durata della pandemia di COVID-19.
  • La nostra capacità di attrarre e mantenere host e ospiti.
  • Ulteriori o persistenti dinieghi o disagi nei settori dei viaggi e dell’ospitalità oppure regressioni economiche e altri fattori discussi nei documenti intitolati “Risk Factors” (fattori di rischio), “Management’s Discussion and Analysis of Financial Condition and Results of Operations” (discussione e analisi delle condizioni finanziarie e dei risultati delle operazioni da parte dei dirigenti) e “Cautionary Note on Forward-Looking Statements” (nota cautelativa sulle dichiarazioni previsionali) dei nostri prospetti presentati alla Commissione di controllo sulla Borsa Valori e sui titoli (Securities and Exchange Commission, SEC) statunitense l’11 dicembre 2020.

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