Uniti nell’emergenza: storie di solidarietà dalla community Airbnb

Mercoledì 18 marzo abbiamo lanciato l’iniziativa Airbnb per medici e infermieri per supportare le centinaia di medici, infermieri e operatori sanitari in cerca di un alloggio durante l’emergenza Covid-19. 

A partire dalla scorsa settimana, infatti, sono state moltissime le nuove assunzioni di medici e infermieri a cui è stato chiesto di trasferirsi con urgenza in un’altra città per svolgere il proprio incarico. 

La generosità della community di host Airbnb non si è fatta attendere: nel giro di poche ore sono state migliaia gli host che hanno aderito al programma aprendo le porte delle proprie case al personale sanitario.

Matteo è un host milanese di 54 anni, socio dell’associazione OspitaMI, partner del progetto. Venuto a conoscenza dell’iniziativa, non ha esitato un istante e insieme alla moglie ha deciso di fare la sua parte:

L’appartamento che ho messo a disposizione è la mia unica fonte di reddito e, a causa della situazione critica di questo periodo, era rimasto inutilizzato. Ho pensato che sarebbe stato un peccato non contribuire con quello che avevo e, con grande felicità, mi sono iscritto al programma. Al momento, ospito una dottoressa che lavora presso l’Ospedale San Paolo di Milano nel reparto Covid-19

Matteo, Host Airbnb

Come Matteo c’è Ugo, host di Roma che da qualche giorno ospita Chiara e Martina, due infermiere campane in servizio al Policlinico Umberto I.

Ho 5 appartamenti a Roma e nel momento in cui sono venuto a conoscenza dell’iniziativa ho subito deciso di metterli a disposizione. La motivazione è molto semplice:  fare un gesto di solidarietà per rispondere all’emergenza, dando un piccolo aiuto a chi si trova a dover cambiare città molto velocemente e con un preavviso minimo

Ugo, Host Airbnb

Chiara, 24 anni, di Salerno, è alla prima esperienza lavorativa:

In tre giorni ho dovuto infilare la mia vita in due valigie e partire per fare il mio dovere. Scoprire l’iniziativa è stata una manna dal cielo: vengo da un’altra regione, avevo bisogno di un alloggio velocemente e trovarlo non era così scontato

Chiara, infermiera al Policlinico Umberto I

Chiara lavora nel reparto Covid-19 dell’ospedale, quotidianamente alle prese con una situazione molto difficile.

Stiamo combattendo contro qualcosa che non conosciamo, ma cerchiamo di fare del nostro meglio. La casa in cui soggiorno è stupenda: tutte le sere, finito il turno, qui riesco a staccare un po’ la spina e fare in modo di svegliarmi, la mattina seguente, con la lucidità necessaria per svolgere il mio lavoro

Chiara, infermiera al Policlinico Umberto I

Come Chiara, anche Martina è giovanissima. Ha 23 anni e, anche se originaria di Napoli, lavorava in provincia di Lodi come infermiera. Anche a lei è stato chiesto di trasferirsi a Roma nel più breve tempo possibile. Oggi fa parte della squadra impegnata nel reparto di terapia intensiva del Policlinico Umberto I.

Ho ricevuto la convocazione e in 3 giorni ho dovuto lasciare tutto: il mio vecchio posto di lavoro, la casa in cui stavo e gran parte delle mie cose. All’inizio, confesso, ero disperata: non riuscivo a trovare un alloggio in cui stare. Prendere parte all’iniziativa mi è stato incredibilmente di aiuto perchè mi ha consentito di trovare una casa adatta alle mie esigente in tempi brevi

Martina, infermiera al Policlinico Umberto I

Come Chiara e Martina, sono moltissimi i medici e gli infermieri che hanno già trovato un alloggio grazie all’incredibile generosità dimostrata dagli host Airbnb, impegnati in una gara di solidarietà che continua ogni giorno.

Sei un host e vuoi aprire casa al personale sanitario? Puoi aderire qui.