Oltre 25.000 rifugiati ucraini hanno trovato alloggi temporanei tramite Airbnb.org

Punti Chiave

  • Airbnb.org ha contribuito a fornire alloggi temporanei a più di 25.000 rifugiati in fuga dall'Ucraina.

Punti Chiave

  • Airbnb.org ha contribuito a fornire alloggi temporanei a più di 25.000 rifugiati in fuga dall'Ucraina.

All’inizio di quest’anno, Airbnb.org ha annunciato di voler offrire alloggi temporanei gratuiti a 100.000 persone in fuga dall’Ucraina. Gli host di Airbnb e le persone di tutto il mondo hanno messo a disposizione le loro case ed effettuato donazioni a Airbnb.org. In meno di tre mesi, Airbnb.org ha aiutato oltre 25.000 persone in fuga dal conflitto in Ucraina a trovare un alloggio gratuito.

Il potere della collaborazione

All’inizio di questa settimana, Airbnb.org ha annunciato la sua collaborazione con UkraineFriends.org, un’organizzazione che fornisce supporto umanitario diretto ai civili ucraini al fine di evacuare e ospitare gli sfollati in fuga dal paese. Grazie a questa partnership con Airbnb.org, UkraineFriends.org ha aiutato oltre 10.000 individui con voucher abitativi a trovare un alloggio, ma mira a offrire il suo supporto ad altre migliaia di persone.

“Siamo davvero grati per l’impegno di Airbnb.org a sostegno del popolo ucraino durante questa invasione illegale e immorale”, ha affermato Michael Sinensky, co-fondatore di UkraineFriends.org. “Grazie alla collaborazione con numerosi partner, la nostra organizzazione è riuscita a consegnare agli ucraini kit fondamentali per il trattamento dei traumi, che aumentano i tassi di sopravvivenza del 50%. Ora, con l’assistenza di Airbnb.org, saremo in grado di sviluppare rapidamente le nostre attività di evacuazione”.

“Il sodalizio con Michael risale al 2012, quando abbiamo collaborato con Friends of Rockaway per far fronte alle immediate conseguenze dell’uragano Sandy a New York. È stato l’inizio della missione quasi decennale di Airbnb e Airbnb.org di fornire alloggi temporanei alle persone in situazioni di crisi, tra cui più di 70.000 rifugiati. Questo impegno continua ancora oggi grazie a partnership con organizzazioni di tutto il mondo per aiutare i rifugiati in fuga dall’Ucraina. Siamo orgogliosi di sostenere gli straordinari sforzi di Ukrainefriends.org per assistere gli sfollati in tutta la regione”, ha dichiarato Joe Gebbia, presidente di Airbnb.org e co-fondatore di Airbnb.

Questo si aggiunge al contributo offerto da Airbnb.org a una serie di altre organizzazioni in tutto il mondo, tra cui Global Empowerment Mission, Planting Peace, EUROSID-Rare Disease Europe, Refugees Welcome Italia, Bienvenida, un progetto dell’ONG PxP Embassy e.V, e Rescate, Red Acoge e Diaconía Madrid. Inoltre, Airbnb.org continua a sostenere l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (OIM), HIAS, Nova Ukraine e Save the Children Sweden, nonché a collaborare con il governo tedesco per offrire alloggi temporanei e gratuiti in tutta Europa alle persone in fuga dall’Ucraina. Airbnb.org si sta anche coordinando direttamente con il governo federale degli Stati Uniti per sostenere il suo impegno ad accogliere 100.000 rifugiati ucraini nel paese.

Collaborazione con i governi

Airbnb.org si sta coordinando direttamente con le autorità competenti per offrire il suo supporto. Nell’ambito di questo impegno costante, Airbnb ha aderito alla U.S. Global Leadership Coalition (USGLC) per una tavola rotonda sul settore privato con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. La discussione si è concentrata sulle modalità con cui il settore privato fornisce assistenza umanitaria al popolo ucraino e sul potenziale derivante dalle partnership tra il pubblico e il privato per affrontare una serie di sfide globali. Airbnb e Airbnb.org continueranno a sfruttare la decennale esperienza in materia di accoglienza degli sfollati, nonché le collaborazioni con le organizzazioni umanitarie di tutto il mondo, per individuare le aree in cui possono intervenire a sostegno delle persone in difficoltà.

Photo credit: US Global Leadership Coalition

La storia di Alina

Di recente, l’OIM, partner di Airbnb.org, ha raccontato la storia di Alina, fuggita da Odessa insieme a sua sorella, suo cognato e sua nipote. Raggiunta la Romania, si è trovata presto a corto di soldi e senza una sistemazione. Ha cercato online alloggi gratuiti per le persone in fuga dalla guerra e si è imbattuta in Airbnb.org. L’OIM ha supportato Alina a trovarne uno che rispondesse alle sue esigenze e l’ha aiutata a mettersi in contatto con Nikoleta e Andrei, host di Airbnb.org.

Proprio come innumerevoli altri rumeni che si sono mobilitati per sostenere i loro vicini, Nikoleta e Andrei erano desiderosi di offrire supporto. Oltre a fornire un alloggio temporaneo, hanno aiutato i loro ospiti a prenotare visite mediche e a fare la spesa.

Attualmente, Alina si trova in Romania ed è in attesa di un visto per il Canada. Sostiene che sarà eternamente riconoscente al personale dell’OIM e alle persone che l’hanno ospitata durante la fuga per la gentilezza dimostrata. 
Airbnb.org è grata alle oltre 48.000 persone che si sono registrate per offrire i loro alloggi ai rifugiati di tutto il mondo e agli 83.600 donatori in 95 paesi che hanno contribuito a raccogliere 8,2 milioni di dollari grazie a donazioni dirette in favore di Airbnb.org.